Mangia sano..e sostenibile!

Il nostro pianeta ha bisogno di aiuto e con le nostre scelte alimentari possiamo fare molto per salvarlo.

Ma cosa significa esattamente “mangiare sostenibile”?

I principali problemi dell’alimentazione odierna sono connessi agli allevamenti di tipo intensivo e ad un eccessivo consumo di risorse in termini di spazio e di acqua.

Mangiare sostenibile significa quindi orientare le nostre scelte alimentari verso alimenti che abbiano un basso impatto ambientale; il che si traduce nel concreto nel seguire i principi della dieta mediterranea.

Questi principi vengono rappresentati graficamente tramite una piramide, che pone alla base gli alimenti da consumare con una maggior frequenza e all’apice gli alimenti da consumare con moderazione; recentemente questo modello è stato messo in correlazione alla piramide ambientale e ne è emerso che gli alimenti che secondo la dieta mediterranea dovremmo consumare con maggior frequenza sono quelli che hanno un impatto ambientale più basso mentre quelli che sono posti all’apice, tra cui la carne rossa, sono quelli che hanno un impatto ambientale maggiore.

Vediamo quindi insieme delle semplici azioni che noi tutti possiamo fare per rendere la nostra alimentazione più sostenibile:

  • acquistare prodotti locali e di stagione: così facendo si riducono i passaggi lungo la filiera e di conseguenza la quantità di emissioni di CO2; non solo, riducendo il numero di passaggi si riduce anche il numero di imballaggi, il cui smaltimento rappresenta un altro grosso problema. Inoltre, acquistando prodotti locali e di stagione si riducono le emissioni delle serre, usate per forzare la maturazione dei prodotti: pensate che ad esempio per i pomodori, la produzione in serra comporta 60 volte più emissioni della coltivazione normale.
  • ridurre il consumo di carne: pochi sanno che le emissioni dovute agli allevamenti intensivi sono la seconda causa di inquinamento. Questo tipo di allevamenti sono nati per rispondere alla sempre più crescente domanda di carne e latto-derivati, domanda che purtroppo continua ad aumentare. Gli animali durante i loro processi di respirazione e tramite le loro deiezioni rilasciano nell’atmosfera una grande quantità di gas che contribuiscono all’effetto serra; inoltre, questa modalità di allevamento rappresenta una grandissima fonte di stress per gli animali, che devono quindi essere trattati con farmaci e e antibiotici che finiranno poi nelle nostre pance. Anche l’impatto idrico è notevole: pensate che produrre 1 kg di carne sono necessari 15000 litri di acqua contro i 1000 necessari per produrre frutta. Negli ultimi tempi si stanno diffondendo molto gli allevamenti di animali grass-fed, nutriti cioè al pascolo; sebbene le carni ottenute con questo tipo di allevamento siano qualitativamente migliori, un consumo come quello odierno, anche se basato su animali grass fed, non è comunque sostenibile. La soluzione è una e una sola: ridurre il consumo di carne.
  • scegli i pesci giusti: quando si parla di alimentazione sostenibile si pensa subito al consumo di carne, ma anche le attuali modalità di pesca non sono sostenibili; le moderne tecnologie hanno portato i pescherecci ad essere in grado di individuare i pesci con grandissima precisione e stiamo praticamente pescando tutto il pesce presente in mare. Dobbiamo quindi imparare a scegliere pesce di stagione, prediligere il pescato (ancor meglio se locale) e scegliere specie non in pericolo di estinzione.
  • cercare di evitare prodotti troppo elaborati e con troppi imballaggi: a causa dello stile di vita frenetico che caratterizza la nostra società, negli ultimi anni si è diffuso sempre di più il consumo di alimenti “pronti”; questi alimenti però richiedono l’impiego di una grande quantità di energia per la loro produzione, trasformazione e conservazione. Organizzare la nostra spesa e la preparazione del cibo può essere di grande aiuto nella riduzione delle emissioni: possiamo ad esempio sfruttare il forno per cuocere più cose contemporaneamente, cuocere gli alimenti che richiedono tempi più lunghi in quantità maggiori e sostituire qualche snack già pronto con della frutta fresca. Così facendo ridurremo le emissioni, gli imballaggi e, data la maggior organizzazione, anche gli sprechi.
  • bere l’acqua del rubinetto ed utilizzare borracce riutilizzabili: bere acqua conservata in bottiglie di plastica non è nè sostenibile nè salutare. Siamo stati abituati all’idea che l’acqua in bottiglia sia più pura e abbia delle proprietà migliori, ma non è assolutamente così: l’acqua del rubinetto è batteriologicamente pura e salubre e ci permette di ridurre le emissioni dovute al trasporto e allo smaltimento della plastica.

Abbiamo un solo pianeta, prendiamocene cura!

2020-04-27T19:20:05+00:00

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