Diamo un calcio alla stitichezza!

La stitichezza è un problema molto diffuso, che colpisce di più le donne rispetto agli uomini.

L’errore più grande che si possa fare è quello di ricorrere all’utilizzo di prodotti contenenti erbe ad azione irritante; così facendo infatti si stimola l’intestino andando a ipersollecitare la mucosa, senza risolvere la reale causa alla base del problema. L’utilizzo prolungato (oltre le due settimane) inoltre disabitua l’intestino a svolgere le sue normali funzioni contribuendo quindi a creare una situazione di stitichezza cronica.
Le erbe in questione sono quelle contenenti antrachinoni come ad esempio senna, cascara ed aloe e si trovano non solo in molte pastiglie da farmacia/erboristeria, ma anche in tisane ed infusi.

Prima di ricorrere all’utilizzo di questi prodotti sarebbe opportuno procedere per step.

STEP 1: assicurati che nel tuo quotidiano non manchi nessuna di queste cose:

  • Fibra INSOLUBILE: un adeguato apporto di fibra (vedi step 3) è fondamentale per garantire un buon transito intestinale. Bisogna però fare molta attenzione al tipo di fibra; la fibra contenuta nella frutta infatti, ad eccezione di prugne, kiwi e fichi, non ha un effetto stimolante bensì costipante. Le fibre che favoriscono il transito intestinale sono quelle contenute in noci, cereali integrali, verdure e legumi.
  • Acqua: è un consiglio tanto banale quanto fondamentale. La fibra agisce rigonfiandosi a contatto con l’acqua aumentando così il volume delle feci. Mangiare tanta verdura è quindi totalmente inutile se non si beve acqua a sufficienza.
  • Grassi: nonostante siano tanto bistrattati i grassi svolgono delle funzioni importantissime nel nostro corpo. Una di queste è quella di ammorbidire le feci e facilitare quindi il transito intestinale; anche se siete a dieta non dovreste mai scendere sotto i 3-4 CUCCHIAI di olio extra vergine d’oliva al giorno.
  • Movimento: nessuno vi chiede di correre la maratona di New York ma un po’ di sano movimento, come una semplice passeggiata, è importantissimo per favorire la peristalsi intestinale.

STEP 2: se dopo aver fatto tutte queste cose non sei ancora riuscito/a a risolvere il problema puoi provare ad utilizzare uno (ma anche tutti) questi rimedi naturali.

  • Bere un bicchiere di acqua calda prima di colazione.
  • Mangiare 3-4 prugne secche a colazione. L’ideale sarebbe metterle a mollo in mezzo bicchiere di acqua la sera precedente e il mattino successivo mangiare le prugne e bere l’acqua di ammollo.
  • Preparare un infuso con semi di chia: mettere 1-2 cucchiai di semi di chia in mezzo bicchiere di acqua la sera precedente e il mattino successivo, prima di colazione, bere il gel che si sarà formato. Potete anche aggiungere un cucchiaino di miele (quello che preferite, tranne quello di castagno) che contiene magnesio, utile al nostro scopo, che inoltre darà un po’ di sapore al budinetto. Attenzione, anche qui vale il discorso fatto in precedenza sull’acqua; i semi hanno proprietà igroscopiche e si rigonfiano cioè in presenza di acqua. Se mangiate i semi di chia a colazione ma durante il giorno non bevete a sufficienza sarà del tutto inutile.

STEP 3: se il tuo transito intestinale non è ancora migliorato chiediti “Starò forse mangiando troppa fibra?”.

Lo so, abbiamo detto che la fibra è fondamentale per il funzionamento del nostro intestino, ma alle volta capita che ci sia chi ne mangia davvero troppa. Ciò spesso capita alle donne, che magari a dieta, consumano ad ogni pasto grandi quantità di verdure nel tentativo di saziarsi. Tutte queste fibre non faranno altro che creare un tappo che ostruisce il deflusso delle feci.
Se pensate che il problema possa essere questo provate a ridurre le quantità facendo in modo che le verdure occupino non più di metà del vostro piatto ed eliminate per una settimana i legumi, reintroducendo poi per prime le lenticchie.
Fate attenzione anche alle fibre nascoste, come quelle presenti nella pellicina della frutta secca, e non consumate troppi alimenti integrali.

Ricordate infine che la stitichezza ha una fortissima componente emotiva e che può essere causata anche da determinati tipi di farmaci.

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2018-02-14T15:53:38+00:00

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