Guida all’acquisto: il pane a fette.
Premessa: il pane fresco è senza dubbio qualitativamente migliore rispetto a quello confezionato, quindi se ne avete la possibilità preferite quello al pane a fette; un buon compromesso può essere quello di acquistarne in quantità maggiori, congelarlo già tagliato e scongelarlo nel momento del bisogno.
Ciò detto, questa guida è rivolta a chi a causa dei numerosi impegni quotidiani non riesce ad acquistare il pane fresco ed utilizza quindi quello confezionato; con un po’ di accortezza e leggendo, come sempre, le etichette, è possibile riuscire a trovare il giusto compromesso tra praticità e qualità.
Vediamo quindi a cosa dovremmo prestare attenzione quando acquistiamo il pane a fette:
- è veramente integrale? Lo è solo se troviamo nella lista degli ingredienti “farina di grano tenero integrale” oppure “farina di frumento integrale”. Nei casi in cui invece il prodotto riporti la dicitura “integrale” ma questi ingredienti non siano presenti, si tratta comunque di un prodotto raffinato a cui sono stati aggiunti in seguito crusca o cruschello. Attenzione anche alla differenza tra pane di segale e pane alla segale; nel secondo caso si tratta di pane fatto con farina di grano a cui viene aggiunta farina di segale.
- il tipo di olio: l’olio di girasole ha ormai sostituito l’olio di palma nella maggior parte dei prodotti; si tratta però di un prodotto che durante la cottura si altera. È meglio scegliere prodotti fatti con olio extravergine d’oliva.
- la presenza di zuccheri aggiunti: molte tipologie di pane a fette contengono grandi quantità di zuccheri aggiunti, come ad esempio il malto d’orzo; è bene scegliere prodotti il cui contenuto di zuccheri non superi i 4-5 g per 100 g.
- contenuto di sale: controllate sempre che non sia tra i primi ingredienti.
- “trattato con alcol etilico in superficie”: vi siete mai chiesti a cosa serve? L’alcol etilico viene utilizzato per conservare maggiormente il prodotto; il pane deve essere però scaldato o tostato per farlo evaporare in quanto potrebbe essere pericoloso per la mucosa gastrica.
Il consiglio in più: per un lungo periodo di tempo ho utilizzato anche io il pane a fette del supermercato per la prima colazione, finchè ho deciso di fare uno degli acquisti migliori della mia vita: la macchina per il pane.
Fare il pane in casa è sempre stato un mio grandissimo desiderio ma la cosa richiede in primo luogo molto tempo e la maggior parte delle volte succedeva qualche intoppo: la lievitazione, la cottura..non riuscivo mai ad ottenere un pane perfetto.
Con la macchina del pane invece ci vogliono, esagerando, 5 minuti per mettere tutti gli ingredienti nel cestello e una volta impostata fa tutto lei; io preparo un pan bauletto con metà semola rimacinata di grano duro e metà farina di farro e grano saraceno a cui aggiungo un misto di semi. Il risultato è un pane morbidissmo che mi dura 5-6 giorni, senza contare la soddisfazione di aprire la porta di casa e trovare un profumatissimo pane già pronto.
Il modello che utilizzo io AIKOC 004 NEW; questo modello inoltre ha anche la funzione yogurtiera quindi mi dà la possibilità di preparare anche lo yogurt che uso poi per colazione e spuntini.
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