Gravidanza: mangiare per..nutrire!
Prima ancora di cercare di capire se sia vero o meno che in gravidanza si debba mangiare per due, voglio porre l’attenzione su un concetto per me fondamentale: durante questa fase è di primaria importanza curare l’alimentazione della gestante in quanto sarà determinante per la salute del nascituro.
Lo sapevate infatti che ciò che mangia la mamma può influenzare la salute del bambino fino alla sua età adulta?
Il primo trimestre.
Durante il primo trimestre il fabbisogno della madre è pressoché invariato e sarebbe auspicabile un aumento di peso di non più di due kg; se già nei primi mesi avete messo 3-4 kg fatevi aiutare nel valutare se si tratti di ritenzione o se la situazione, magari pensando di dover mangiare per due, vi è sfuggita di mano. Ricordate che un aumento di peso eccessivo è collegato a diabete gravidico ed ipertensione, tutto cose che creano un ambiente fetale non sano per il vostro bambino.
Sebbene quindi non ci sia la necessità di fare grandi cambiamenti ci sono comunque degli elementi da tenere in considerazione, quali:
- toxoplasmosi negativa: in questo caso la madre dovrà evitare tutte le proteine crude (affettati, creme come lo zabaione, formaggi da latte crudo), e lavare frutta (quella che non si sbuccia) e verdura con acqua e bicarbonato.
- nausee e vomito: rappresentano un problema per circa l’85% delle donne. In questo caso è bene fare pasti piccoli e frequenti, non sforzarsi di mangiare ciò per cui si avverte repulsione, evitare odori e sapori forti, evitare i digiuni prolungati e prediligere alimenti secchi e asciutti. Attenzione però a quest’ultimo punto in quanto il rischio è quello aumentare eccessivamente il consumo di carboidrati; una-due fette biscottate o una-due gallette, sono più che sufficienti per placare la fame o il senso di nausea. Se a causa di questi fastidi il vostro peso tende a diminuire piuttosto che ad aumentare, cercate di capire insieme al vostro nutrizionista/dietista se sia normale o se ci sia la necessità di intervenire; la perdita di un paio di kg, in presenza di nausee e vomito, è da considerarsi normale.
Il secondo e terzo trimestre.
Durante il secondo e terzo trimestre i fabbisogni aumentano rispettivamente di 350 e 460 kcal; queste kcal in più devono essere adeguatamente ripartite tra carboidrati, grassi e proteine ma sono i carboidrati ad essere particolarmente importanti in questo periodo. Così come è fondamentale non esagerare con le quantità infatti, è fondamentale non scendere sotto certi livelli; durante questa fase la madre non dovrebbe assumere meno di 175 g di carboidrati al giorno (che ci sia o meno una condizione di sovrappeso e/o diabete gravidico). Evitate quindi di risicare le porzioni nel tentativo di non ingrassare: quei carboidrati servono sia a voi, per non sentirvi stanche, spossate e senza forze, sia al vostro bambino; una carenza di carboidrati infatti crea squilibri glicemici ed insulinemici e lo predispone ad avere una maggiore attitudine ad accumulare grasso al di fuori dell’ambiente fetale. Ciò a cui dovete fare attenzione è la qualità dei carboidrati che introducete: non devono provenire certo da dolci e da leccornie varie. Siate più generose con le quantità durante pasti e inserite una porzione di carboidrati (fiocchi d’avena, gallette di riso, pane tosato) nei vostri spuntini (2-3 al giorno).
Prendervi cura di voi stesse curando la vostra alimentazione è un atto d’amore nei confronti del vostro bambino.
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