La frutta va mangiata lontano dai pasti?

Questo consiglio veniva dato soprattutto in passato, quando le diete venivano fatte centellinando ogni singola caloria e quindi si preferiva utilizzare la frutta come spuntino per non caricare troppo i pasti. Ad oggi il mondo della nutrizione è profondamente cambiato, non conta più (o comunque non solo) il numero di calorie, ma soprattutto la composizione totale del pasto.

Consumare la frutta a fine pasto presenta dei vantaggi: contiene vitamina C, che aiuta l’assorbimento del ferro, e contiene fibre, che aumentano il senso di sazietà e riducono l’assorbimento dei grassi e degli zuccheri del pasto.

Può essere utile consumarla sbucciata, per ridurre la fermentazione causata dalle bucce e per non ingerire i pesticidi eventualmente presenti.

Il consiglio di consumare la frutta lontano dai pasti è utile solo in presenza di disturbi digestivi, come ad esempio reflusso gastroesofageo.

Attenzione solo alle porzioni: l’indicazione è quella di consumarne 150 g che corrispondono ad un frutto grande (un mela, una pera..) o due frutti piccoli (due mandarini, due susine..).

2020-05-18T09:36:59+00:00